martedì 5 novembre 2013

OCR Emitt(ente)Tele(matica) [TXT]

10.53 31/05/2013 [Emitele.txt]

In un magazine telematico come Lazzaro si lavora come in una tv o in una radio: in sincrono con gli utenti, sia che si trasmettano preregistrati sia che si trasmetta da studio in diretta (o da postazione mobile).
Si sa che la forza e lo specifico della telematica sono la sincronicita' e l'interattiva (si deve spiegare?), ma considerare ancora un server un archivio remoto disponibile alla comunicazione mediata dal calcolatore tra utenti amministrati da un gestore del sistema e' ignorare che il Net e' un vero e proprio nuovo nuovo media. E come tale va impiegato.
Il media e' dominato dalla costruzione del senso, dalla ricerca continua del punto di vista condiviso, condivisibile da tutti: la ragnatela dei rapporti che si intrecciano sulla rete e' il background sul quale si innestano le voci significative che danno riferimento, tono, visibilita', autorevolezza a tutto il sistema nel suo complesso. Ebbene, il nuovo media interattivo e' questo: la voce che si fa largo tra le altre non per zittirle ma per orientare i flussi che rimangono liberi comunque e imperscrutabili nei loro percorsi individuali.

Palinsesto, "inteso non piu' solo come repertorio di programmi ma come mezzo
privilegiato per costruire la propria immagine" (Palimpsestes, Mauro Ferraresi).
L'homepage non riesce a contenere la dinamicita' che corre al media, alla televisione, alla radio, per cui si scrive e riscrive affannosamente cio' che e' gia' vecchio. E neanche gli ultimi browser che ne hanno sposato la filosofia (Netscape tre) riescono a coniugare il movimento sincronico e l'asincronico che intersecandosi generano il media interattivo.
La televisione sempre piu' scandalosa esibisce sangue e arene, letti disfatti e salotti, mentre la telematica si rinserra nella pretesa di rigore che la condanna dentro l'Ordinateur o la paranoia scientista.

Trasmette dal Palacultura: server-trasmittente, studi di registrazione (video, sonoro) e redazione digitale

1996
HorizonExpertise,
intanto fa giustizia della scolarizzazione, della alfabetizzazione come metodo di formazione, in questo e altri campi.  E si delinea un nostro Metodo Freinet applicato a noi stesi e a nostri interlocutori: lavorare insieme, fare insieme delle attivita'.
Fare rete, tra di noi gruppi di HorizonExpertise (giuda associazioni ecc) ed il territorio che deve sostenerci e accoglierci: accogliere soprattutto i nostri protetti. E poi entrare nella grande rete del volontariato nella societa' e nelle istituzioni.

Punti di forza sono gli operatori. Il cardine tra il gruppo  che lavora per HorizonExpertise e i corsisti come 'campione' espressivo del disagio sociale dei portatori di un qualsiasi handicap, anche temporaneo.
Gli operatori: intanto, sono vengono dall'area del volontariato. Sono gia' formati. Il rapporto con le nuove tecnologie  e' presto fatto se si da' loro modo e tempo di costruirlo 'in itinere', nel lavoro e non per il lavoro.
Nel primo video di HorizonExpertise dedicato alla Comunita' di Capodarco (e parallelamente a Gilda Morrone e al 'mondo sonoro e olfattivo di chi non vede)viene sviluppato putualmente  questo concetto: sono le associazioni del volontariato e del terzo settore i tessitori di reti: e' questa la vita stessa, lo specifico di tali gruppi.
(cfr.            )

Il gruppo animatore di HorizonExpertise. Guidato dai Giuda lab e dagli ex-Margi, con Lacab Comunicazione e le strutture Platonet e Brutium, si propone di creare un'area di collaborazione che elabori la pratica e la teoria della formazione continua, della formazione a distanza e della comunicazione mediata dal calcolatore partendo proprio dai piu' svantaggiati.

I nostri svantaggiatissimi 'corsisti'. Sara' nostra cura in questi giorni di 'selezione' e durante tutta la  prima sessione al massimo le procedure di trasferimento di conoscenze (didattica), preparando il loro spazio di attivita': dalla descrizione della loro vita, del loro handicap, delle inclinazioni di ciascuno.
Procediamo designando lo spazio telematico, intanto.
Dalle schede al loro personale sito.
Per conoscenza.
Attendendo il loro ingresso vero e proprio, fisico e digitale, in prima
sessione.

1997
Se voi pensate pero' che Ogni-Lasciata-Sia-Persa fatevi sotto, forza 
3. La posta in onda e il publish del communicator in canali sempre aperti, la diretta 'radiofonica' di realaudio, la sostanziale autonomia "scombinata" delle tre realta' che si rappresentano nella Loosetv (teleambiente, teatro artisti, lacab) producono una televisione sciolta in un server [nel computer del caspur la loosetv.] I momenti performativi in contraddizione devono mantenere la loro irriducibilita' alla logica dei media: chi e' nel media, non dev'essere necessariamente il media stesso. 
 4. La loosetv non e' autoreferenziale, anzi e' una tv sciolta e persa: migliaia di vigilant camera di monitor delle stazioni ferroviarie di ecografi ed endoscopi nelle cliniche di videocitofoni su cancelli automatici di televisioni locali fuori controllo (ora in onda anche sul satellite) di minivideotel e lunghi memorabili zapping casalinghi rinnovano incessantemente il suo domain - domain che internet si prepara a far suo per sempre, preparandolo per la televisione digitale. Loosetv puo' tenere aperta nelle more di questi tempi la ricchezza orrida della sequela pedagogica dei media. .

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